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Alessandro Falesiedi

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La mia esperienza con la M-Uno a diversi mesi dall’acquisto si può ritenere più che positiva, anche al di là delle mie aspettative. Superando infatti lo scettiscismo iniziale relativo alle montature monobraccio, attirato dalla possibilità di evitare il fastidiosissimo ribaltamento del tubo ottico al passaggio al meridiano, non ho mai rimpianto la mia decisione di “rischiare” su questo raffinato prodotto made in Italy. La facilità di montaggio e di utilizzo, possibilità di gestire egregiamente ottiche consistenti (utilizzo infatti un Celestron C11 HD EDGE) e lunghe focali anche con uno stazionamento alla polare assai grossolano, mi hanno restituito il piacere di effettuare delle trasferte sicuro di poter essere operativo in tempi brevissimi senza complicate e soprattutto lunghe sessioni di allineamento al polo. Inoltre la possibilità di lasciare a casa i contrappesi è sicuramente un altro valore aggiunto di questa monobraccio di casa Avalon.Per bilanciare infatti l’ottica del mio C11 che con il paraluce e il treno ottico arriva alla ragguardevole lunghezza di 127 cm è sufficiente un contrappesino da 1,5 kg che sarebbe appena sufficiente a bilanciare un rifrattore da 80mm! Con il cannocchiale polare esterno (sempre Avalon) inoltre, posso effettuare, con l’intera strumentazione montata e bilanciata, uno stazionamento al polo sufficiente a lavorare da subito con focali lunghe e lunghissime, anzi l’asse (polare) cavo, mi consente di effettuare un cablaggio pulito e soprattutto sicuro anche utilizzando il delicato sistema Hyperstar. Backlash praticamente nullo e risposta immediata agli impulsi, per una guida morbida e precisa rendono la Emme Uno un sistema di sicura affidabilità anche per chi come me , nelle sessioni effettuate nel giardino di casa è abituato a dormire tranquillamente tutta la notte lasciando il set up a riprendere. Nota veramente positiva riguarda inoltre l’assistenza. La disponibilità la presenza e la competenza di Luciano Dal Sasso sono infatti un plus di non poco conto, tra quelli numerosi che mi hanno reso veramente felice dell’acquisto. Note relative alla Horsehead: I dati di crominanza e luminanza sono stati ripresi il 12 e 29 dicembre 2012 : il 12 vi era luna al primo quarto nei pesci e il 29 luna piena nei gemelli. In entrambe le serate vi era una moderata ventilazione da nord con seeing medio-scarso (il 12.12 III grado e il 29.12 IV grado scala Antoniadi. I softwares utilizzati sono: per la ripresa Astroart, per il preprocessing IRIS e per l’elaborazione Pothoshop CS3. Quadricromia con metodo Gendler.

Location: Viterbo (Italy)
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Complex nebular detectable in the southern part of the constellation, north of subgiant red Antares; it is a small part of the Rho Ophiuchi cloud complex directly illuminated by the radiation of HD 147889, a blue giant of spectral B2III located anterior to the densest part of the cloud, but completely surrounded by her gas. This star has a very red spectrum, which reveals that its light is filtered and partly masked by the cloud in which is immersed; his young age indicates that originated from a process of star formation inside the same Rho Ophiuchi cloud complex. The measurements of the parallax, that provides a distance of 136 parsecs (443 light years) from the solar system, namely identical to that of the cloud, provides further evidence of the link between these two objects. Source: Wikipedia